Medaglia di bronzo al merito sportivo per il titolo italiano 2017, nella stagione 2018 campionessa italiana dei 100 m sprint in corsia, vicecampionessa italiana nei 500 m su pista e vicecampionessa europea nei 200m su strada, in questo 2019 bronzo agli indoor di Pescara nel giro contrapposto. Questo il più recente palmares all’indomani della nuova medaglia conquistata, un meritatissimo oro regionale al Campionato su strada di Trebaseleghe. Tutto ciò è il più recente bottino sportivo di Benedetta Rossini, atleta 25enne originaria di Ravenna, nella rosa dello Skating Club Rovigo da gennaio 2018, atleta di punta, esempio da seguire.
Benedetta, a settembre scorso ci eravamo lasciati con la domanda di quali fossero gli obiettivi per la stagione che 2019, dove prevedervi di laurearti, cercando, pur nella complessità, di riuscire ad incastrare le varie gare della stagione con gli impegni curricolari, senza mai tirarti indietro. Ed ecco, Martedì 11 giugno, nella pienezza dei tuoi propositi, conquistata finalmente la laurea in Medicina con tesi riguardante l’impatto degli shunt porto-sistemici spontanei nel paziente cirrotico. “Dopo settimane di stress e lavoro per finire tutto per la tesi, martedì mattina mi sono svegliata stranamente tranquilla e impaziente di esporre a tutti lo studio su cui ho lavorato da settembre fino a maggio. Il mio lavoro sul fegato è piaciuto anche alla commissione che alla fine mi ha proclamato con 110 e lode, riempiendomi di soddisfazione”.
Ora, con la laurea in mano, quali sono i progetti futuri a livello professionale? “Devo attendere fino a novembre per poter iniziare i tre mesi di tirocinio abilitante e successivamente fare l’esame abilitante a febbraio, in seguito poi potrò fare l’esame per entrare in specialistica a luglio del prossimo anno. Le prove non sono ancora finite!”.
Ritornando all’aspetto sportivo, quali sono i prossimi impegni, soprattutto in vista del campionato italiano su strada di San Benedetto del Tronto? “Per quest’anno pieno di alti e bassi, dal punto di vista sportivo, forse anche per i tanti impegni accademici, punto a ritrovare la forma migliore per settembre per poter difendere il titolo dei 100 metri su strada”.
Sei un perfetto esempio di professionalità, crescita e passione rivolta ad uno sport. Cosa diresti agli atleti più giovani, per perfezionarsi e coltivare come fai tu sport e vita professionale, senza mai mollare? “Ai giovani d’oggi auguro di poter provare un giorno queste soddisfazioni, perché è per queste gioie che vale la pena svegliarsi ogni giorno e lavorare duramente. Sicuramente un ragazzino che passa la giornata davanti ai videogiochi non capirebbe neanche i sacrifici che noi studenti/atleti facciamo, ma purtroppo per lui non proverà mai neanche le gioie che proviamo noi raggiungendo tali successi. Questo messaggio è rivolto più che altro ai genitori dei bambini, non lasciateli sul divano solo perché fa caldo, sono stanchi, piove, ecc. dopo un bell’allenamento ci si sente sempre meglio sia mentalmente che fisicamente e non c’è niente come lo sport che ti insegna a rialzarti dopo una caduta”.