Sospeso il 35. Memorial Arturo Ponzetti, la dinamicità dello Skating Club Rovigo comunque non si arresta ed in questo periodo di interruzione forzata delle attività ordinarie, si cerca comunque di progettarne la ripresa, con l’apporto di staff dirigenziale e tecnico che è costantemente accanto agli atleti verdeblù. Questo il punto di vista del presidente Federico Saccardin, che tiene le redini del club dal 1993.
Presidente, ci siamo lasciati la sera della presentazione della stagione 2020 dove diceva di essere sempre emozionato, nel ritrovarsi ad inizio anno, ancora alla guida dello Skating Club Rovigo, un’associazione con una così elevata partecipazione che la riempie di orgoglio ma anche di responsabilità. Una società con un’attività apprezzata, ricca di competenza e garanzie avvolta da un clima di concordia e serenità. Il 2019, è stato un anno di ulteriore crescita del club, con un Pattinodromo delle Rose divenuto ancora più all’avanguardia con l’inaugurazione della nuova area hospitality Adriatic LNG. Purtroppo, con l’avvento di questa delicata situazione e con le misure di prevenzione sanitaria lo sport tutto si è dovuto, temporaneamente, arrestare. Come cambia, se cambia, la direzione dell’attività in questo periodo?
Purtroppo questa epidemia e le norme per il suo contenimento hanno inciso sulla nostra attività; finché le norme lo hanno consentito abbiamo continuato gli allenamenti degli atleti agonisti, ma ci siamo immediatamente adeguati sospendendo tutta l’attività alla luce delle nuove disposizioni governative e alle decisioni assunte dalla Federazione che ha sospeso tutti i campionati. Abbiamo dovuto prendere atto della impossibilità di realizzare il 35° Memorial Ponzetti rinviandolo al 2 maggio del prossimo anno se non sarà possibile recuperarlo nell’anno sportivo in corso.
Una gara che è appunto fiore all’occhiello delle manifestazioni sportive rodigine, ma anche su scala nazionale, tra le più partecipate con atleti provenienti da tutta Italia (quasi 500 gli atleti presenti nella scorsa edizione). Quali emozioni le suscita una manifestazione di simile caratura? Ha un ricordo in particolare di Arturo Ponzetti, al quale è dedicata?
Il Memorial riassume in sé molti aspetti del nostro impegno; è l’occasione per valorizzare la qualità del pattinodromo e le sue caratteristiche tecniche che consentono di raggiungere elevate prestazioni, offre ai nostri atleti l’opportunità di confrontarsi con i migliori pattinatori d’Italia, e infine consente di dimostrare le capacità organizzative e l’efficienza della nostra Società anche nella gestione di un appuntamento di grandi dimensioni quale è il Memorial.
Non ho avuto modo di conoscere personalmente Arturo Ponzetti, ma la stima e l’affetto che ancora gli vengono rivolti, non solo dai suoi figli ma da tutti coloro che lo hanno conosciuto, mi dà la certezza che è stata una brava persona e un capace dirigente sportivo che avrebbe sicuramente consentito allo Skating Club di ottenere importanti risultati se non fosse prematuramente scomparso. Penso che quello che siamo diventati e quello che stiamo facendo sia il modo migliore per onorarne la memoria.
Quest’anno in particolare, la gara avrebbe portato il ricordo di un altro grande amico dello Skating Club Rovigo, Paolo Rondina.
La scomparsa di Paolo Rondina è stata una notizia dolorosa. Avevo saputo della sua malattia qualche giorno prima e mi spiace non avere fatto in tempo a salutarlo. Ho avuto modo di conoscerlo appena ritornato a Rovigo ed ho iscritto mio figlio allo Skating Club; siamo entrati subito in sintonia e mi è stato sempre vicino; fu sua la proposta perché assumessi la Presidenza della Società sostituendomi alla guida della Federazione polesana. Il suo impegno nel CONI e il sostegno nella realizzazione del Pattinodromo delle Rose sono stati decisivi; resterà sempre nella memoria e nella storia dello Skating Club e del mondo sportivo rodigino.
Cosa si sente di dire allo staff tecnico e agli atleti tra agonismo e scuole di pattinaggio?
Quello che stiamo vivendo è un momento particolarmente difficile che incide nelle nostre vite di cittadini, ma finirà! Dobbiamo essere pronti a riprendere la nostra attività con l’impegno che ci ha sempre contraddistintiti pronti ad affrontare questa nuova fase con la sensibilità necessaria perché la sua ripresa sia in grado di dare le giuste motivazioni per ritornare in pista. Tutti attendiamo questo momento pronti a fare, come sempre, del nostro meglio.
Si sa, da un periodo di sospensione, di temporaneo arresto, spesso si vanno a pianificare nuove attività, abbozzare progetti per una pronta realizzazione. Quali sono quelli dello Skating Club Rovigo, soprattutto in vista del sessantennale del prossimo anno?
I nostri tecnici e i dirigenti saranno sicuramente in grado di mettere a punto il programma tecnico ed organizzativo più adeguato, hanno la mia piena fiducia! Per quanto riguarda l’importante appuntamento del nostro sessantesimo di attività non abbiamo ancora assunto decisioni; ho avuto modo di festeggiare il 30°, 40° e 50° anniversario e l’opportunità di vivere anche il 60° è una emozione e una occasione gratificante sia per lo Skating Club, sia per me stesso. Nel corso di questi anni abbiamo avuto momenti difficili ma anche grandi soddisfazioni e il sessantennale sarà l’occasione per ricordare tutto ciò e proiettarci nel futuro.