Al terzo tentativo Giuseppe Bramante ha conquistato il primo titolo mondiale assoluto della sua brillantissima carriera. Nella mattinata di lunedì 16 settembre a Montesilvano il portacolori dello Skating Club Rovigo ha vinto la medaglia nei 3000 metri “americana”, la spettacolare staffetta del pattinaggio corsa su pista.
Un successo strepitoso conquistato con i compagni Vincenzo Maiorca e Duccio Marsili al termine di una gara mozzafiato. 4’06”791 il tempo del terzetto italiano davanti al China-Taipei (4’06”945) e bronzo per i colombiani ben distaccati.
«È andata come speravamo – commenta il “dottore” -, è andata bene, dopo l’argento dello scorso anno, questa è la ciliegina sulla torta. C’è stato un grande lavoro di squadra anche nelle altre gare, sono molto contento dei risultati che abbiamo portato a casa. Ora abbiamo un giorno di pausa per poi riprendere nella fase su strada».
Il tanto atteso oro per Giuseppe Bramante è giunto al terzo tentativo nella splendida pista abruzzese da 200 metri: dapprima ha conquistato un fantastico bronzo nei 10mila metri ad eliminazione sabato 14 scorso (primo il colombiano Mantilla, secondo il belga Suttels) e quindi è stato sfortunatissimo nella finale dei 1000 metri dove, sino a 200 metri dal termine era in testa, ma un attimo di esitazione all’entrata della penultima curva l’ha fatto “allargare” e addio podio con l’oro andato al compagno di squadra Duccio Marsili.
«Giuseppe è in forma smagliante – dice il vicepresidente dello Skating Club Rovigo Paolo Ponzetti che ha guidato la folta delegazione di tifosi rodigini presenti a Montesilvano – e sta gareggiando benissimo. Sta raccogliendo i frutti degli enormi sacrifici che compie tra il lavoro di medico in ospedale a Padova e gli allenamenti al Pattinodromo delle Rose. Un vanto e un onore per il nostro club, un esempio per tutti i nostri atleti, un’emozione vederlo così “presente” in ogni gara. Insomma è al top ed è un ragazzo d’oro che merita questi risultati».
Si chiudono così le fasi su pista ma il campionato del mondo continua, trasferendosi a Sulmona, per le